Paolo Borsellino Essendo Stato by Ruggero Cappuccio

Paolo Borsellino Essendo Stato by Ruggero Cappuccio

autore:Ruggero Cappuccio [Cappuccio, Ruggero]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2019-03-13T23:00:00+00:00


I più coraggiosi sono coloro

che hanno la visione chiara

di ciò che li aspetta

così della gloria come del pericolo

e tuttavia l’affrontano

TUCIDIDE

Sancta mater istud agas

Sedici ore, cinquantotto minuti, trentacinque centesimi di secondo. Giovanni, dove sei? Sono di nuovo solo. Potrebbe essere via D’Amelio questa. Dov’è la casa di mia madre? C’è solo un’immensa nuvola grigia. La ragazza dagli occhi profondi riappare. Mi carezza una manica della giacca come se la volesse pulire dalla polvere. La sua voce si addolcisce ancora di più:

“Terra bella

terra calda

terra bella padre mio.

E tu ci arrivasti

e statti in pace adesso

statti sempre felice

che io lo sento quando tieni gioia

e me la bevo la tua gioia padre

dalla tua carne

dalle tue mani

me la bevo

e la sento

e la voglio

questa gioia

malinconia di gioia

padre la sento

che ti viene

e te la pigli.

E pigliatilla

pigliatilla padre

malinconia di me

che ti accompagno

nelle tue lontananze ricordate

amare lontananze

io te le faccio luce.

Che dove vuoi andare

io ti ci porto

a cercare il tuo piccolo cuore

che si è perso

nell’immenso tuo cuore

della vita

io ti accompagno

io ti ci porto padre.

Fatti gioia

di usignoli sfacciati

fatti gioia

di alba

e di luce

fatti gioia

di frutteti odorosi

e mari e fiumi

di bell’acque stracciate

e bei tramonti

del delirio del sole

fatti gioia

padre

ca io ti porto

dove che vuoi andare

per i campi di grano

e vigne rosse

e rugiada

e cieli

e narcisi

e zafferani sputi d’oro

torrenti e poi ruscelli

irrigue musiche

rime d’acque svenate dalle pietre

sassi e muschi

in mezzo alle foreste

fatti gioia

padre mio

che dove tu vuoi andare

io ti ci porto.

E t’accompagno

t’accompagno padre

sul taglio di colline inargentate

di ulivi

e rovi

e more svermigliate

sulle arene dell’Ellade fanciulla

sverginata da zoccoli cavalli

scarto divino issato contro stelle

impregnati d’amore

sempre e ancora

freschi di paglie e fieni frebbricciosi

e vieni padre vieni t’accompagno

nato dai sogni

a questa bella terra.

E vieni

vieni padre

io t’accompagno.

Nata dai sogni

a questa bella terra”.



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